La carie dentale
La carie dentale è un fenomeno comune, che colpisce tantissime persone e che non deve destare preoccupazione, perché è una patologia piuttosto frequente, che non provoca particolari complicazioni se viene curata in tempo da un dentista.
Vediamo insieme quali sono le principali cause e i sintomi della carie dentale, come prevenirne la formazione attraverso una corretta igiene orale, come curare i denti cariati.
Carie dentale: le cause che la provocano
La carie dentaria è una patologia infettiva a decorso lento ma irreversibile che colpisce i tessuti duri del dente e, se non curata, progredisce fino a attaccare la polpa dentale.
La formazione della carie è dovuta all’attività di alcuni microrganismi di origine batterica comunemente presenti nel cavo orale, tra cui lo streptococcus mutans come maggiore protagonista, responsabili della formazione della placca batterica che, se non rimossi attraverso una accurata igiene orale, attaccano lo smalto dei denti e la dentina provocando delle lesioni cavitate chiamate appunto carie. Questo attacco avviene in un ambiente altamente anaerobico. Molti studi dimostrano che il processo carioso ha la capacità di formarsi in una notte, poiché poca è la propensione alla pulizia degli spazi interdentali soprattutto la sera, e durante il sonno vi è una diminuizione di alcune funzioni non essenziali tra cui la salivazione, vera autodetersione dentale, e quindi una maggiore propensione alla formazione di ambienti anaerobi.
Cause endogene e esogene della carie
Le cause della carie dentaria sono da imputare a fattori endogeni ed esogeni: è accertata infatti l’esistenza di una predisposizione ereditaria alla formazione della carie, che dipende da fattori genetici che riguardano:
Attenzione! Le cause endogene sono indipendenti dall’accuratezza delle pratiche di igiene orale: può accadere quindi che persone con un’igiene orale scrupolosa sviluppino ugualmente carie a causa di una predisposizione innata, e viceversa, persone con un’igiene orale sregolata non sviluppino questo tipo di patologia.
Le cause esogene della carie riguardano invece proprio la cura dei denti. Sono cause esterne, che dipendono dall’igiene orale ma anche dallo stile di vita.
Tra le cause esogene si annoverano:
La carie dentale: sviluppo, sintomi e prevenzione
La carie inizia a svilupparsi sulla superficie dei denti: prima viene attaccato lo smalto, poi la dentina, infine se non ci si rivolge al dentista la carie progredisce fino a attaccare la polpa dentale; è solo a questo punto che si inizia ad avvertire un forte sensibilità a stimoli termici e chimici, quali cibi dolci, e successivamente si può progredire al dolore non identificabile ad un elemento dentale specifico, per l’assenza di recettori nicicettivi a livello pulpare. Il dolore indica che la carie è ormai in uno stadio avanzato.
Quando si arriva a questa fase però è spesso troppo tardi per ridurre i danni: la carie è ormai diffusa, il dente potrebbe essere inevitabilmente compromesso e in questo caso l’unica terapia possibile sarebbe la devitalizzazione o terapia canalare, ovvero la rimozione della polpa, la pulizia e l’otturazione dei canali radicolari e la ricostruzione della corona del dente.
L’ideale per evitare tutto questo sarebbe curare la carie quando è ancora in uno stadio iniziale.
Ma esistono dei sintomi che ci permettono di scoprire precocemente la formazione della carie? Fortunatamente sì. Bisogna fare attenzione all’aspetto del dente. Vediamo insieme quali sono i sintomi precoci che indicano che sta per formarsi o si è appena formata una carie dentaria.
Prevenzione e cura della carie
La prevenzione della carie dentale si effettua innanzitutto attraverso una corretta igiene orale. Spazzolare i denti dopo ogni pasto con uno spazzolino dalle setole morbide e un dentifricio al fluoro, utilizzare quotidianamente filo interdentale o scovolino per la pulizia degli spazi interdentali , recarsi periodicamente dal dentista per una pulizia dei denti professionale e un controllo della salute dei denti e delle gengive: sono questi i comportamenti da attuare per prevenire la formazione della carie.
La prevenzione si effettua anche tramite la sigillatura dei solchi dei molari permanenti appena erotti. Infatti sono i solchi occlusali i primi punti ad essere colpiti, insieme agli spazi interdentali, poiché poca è la consuetudine di usare il filo interdentale
La prevenzione della carie si fa anche a tavola: studi scientifici infatti dimostrano che alcuni alimenti svolgono una importante attività antibatterica: mirtilli, cannella, vino rosso, tè verde, liquirizia, orzo e sostanze come il fluoro e la clorexidina aiutano a mantenere l’equilibrio della flora batterica del cavo orale e a prevenire quindi la proliferazione batterica responsabile della carie. Attenzione a non demonizzare gli zuccheri in modo universale. Esistono zuccheri altamente cariogeni e altri molto meno cariogeni.
Come si curano i denti cariati
Una carie già formata può essere curata esclusivamente dal dentista. Il trattamento d’elezione è l’otturazione, procedura mediante la quale il dentista rimuove la parte malata del dente e, dopo un’accurata disinfezione, provvede a riempire il “buco” con materiali specifici.
L’otturazione è molto utile a bloccare il processo cariogeno, prevenire la progressione della carie, attenuare il mal di denti. In presenza di una carie in stadio avanzato l’otturazione può non bastare, per cui si ricorre a una devitalizzazione , che serve a eliminare la polpa dentale, ormai compromessa dal processo infettivo.
L’ultima opzione è l’estrazione del dente, che però è riservata ai casi di estrema gravità, quando il dente è talmente compromesso da non poter essere in alcun modo recuperato.
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